Apple, notoriamente, fonda le proprie campagne pubblicitarie sulle emozioni e sulle sensazioni piuttosto che sul singolo prodotto.
Lo spot natalizio Apple del 2013 è stato eletto vincitore dei Creative Arts Emmy Awards nella categoria pubblicità e probabilmente qualcuno ancora oggi lo ricorderà.
Lo spot si apre con l’inquadratura di un adolescente con un iPhone in mano all’interno di un’auto che si dirige verso la casa in cui presumibilmente abitano i nonni, per trascorrere il Natale insieme alla famiglia al completo.
Nella sequenza successiva il ragazzo, quasi “rapito” dal proprio smartphone, appare distaccato dai parenti nei momenti di maggiore comunità in cui la famiglia slitta, cuoce biscotti, fa battaglie di palle di neve e gode dei momenti di gioia e affetto soliti del Natale.
Il colpo di scena, però, avviene proprio la mattina di Natale, mentre sono tutti intenti a scartare i regali: l’adolescente collega l’iPhone alla tv del salotto e mostra a tutti un cortometraggio nel quale si susseguono i momenti vissuti nei giorni precedenti insieme ai familiari, i baci, gli abbracci, i biscotti preparati insieme, i momenti divertenti con gli animali e un momento di gioco in cucina con la nonna, davanti al quale quest’ultima si commuove.
Sul finire appare una inquadratura dall’esterno dalla casa con un pupazzo di neve in primo piano e una scritta “Buone feste” in sovrimpressione, con l’iconico font dell’azienda.
Con questo spot Apple ha voluto fondare l’intera campagna natalizia su quello che, da sempre, è visto come il punto debole della tecnologia: l’estraniamento rispetto a ciò che accade intorno, la difficoltà a vivere i momenti in presa diretta, la tendenza a isolarsi.
Apple è riuscita a utilizzare questo difetto a proprio favore, esprimendo appieno l’essenza del brand: l’azienda di Cupertino, da sempre, si pone l’obiettivo di realizzare prodotti alla portata di tutti e ideali per arricchire la propria vita di ricordi ed esperienze.
In maniera particolare a Natale.