Si è tenuto giovedì 15 dicembre alle ore 18,30, presso la Residenza di Ripetta, uno storico albergo in un ex convento barocco nel pieno centro storico della Capitale, il convegno organizzato dall’Associazione Abruzzese di Roma dal tema “Abruzzo Smart- La ricostruzione, il futuro 2017”.
Mirus si è occupata degli allestimenti, del concept di comunicazione e dell’organizzazione di tutto il convegno e della cena che è seguita. Mirus è partner dell’ Associazione Abruzzese di Roma nell’organizzazione di tutta la comunicazione istituzionale, degli eventi e delle iniziative che essa mette in campo.
“L’evento – spiega il presidente dell’Associazione Mantini- è servito a mettere a fuoco l’azione per il 2017 dell’Associazione, che secondo il fine statutario consiste principalmente nella promozione e valorizzazione dei legami storici e geografici con la Capitale, attraverso l’iniziativa Abruzzo Expo che prevede una decina di eventi volti a far conoscere meglio le start up abruzzesi e sposare il progetto in Abruzzo, ci sono alcune idee tra cui quella di riprendere e completare il parco archeologico dei Vestini che va da L’aquila a Forca di Penne, 10 siti con info point, app e un percorso turistico-culturale che coinvolga anche l’enogastronomia”.
La cena è stata preceduta da “Abruzzo smart”, un incontro al quale ha partecipato anche il vice presidente del Csm, l’abruzzese Giovanni Legnini.
Alla cena c’erano, tra gli altri, i presidenti delle quattro Camere di Commercio, Roberto Di Vincenzo di Chieti, che è anche presidente onorario dell’associazione Abruzzese di Roma, Daniele Becci di Pescara, Lorenzo Santilli dell’Aquila e Gloriano Lanciotti di Teramo, considerati dall’Associazione interlocutori privilegiati e che, evidenzia Mantini, hanno posto il problema della desertificazione di Pescara soprattutto nella zona del porto, e indicato come centrale il tema della rigenerazione urbana.
“Ci sono progetti ambiziosi che possono attrarre investimenti”, dice il presidente dell’Associazione.
“Altro tema emerso con chiarezza – aggiunge – è lo sviluppo di una agricoltura nuova in Abruzzo, un impegno che tutto è meno che quello della vecchia cultura contadina, in effetti merita una attenzione particolare anche in relazione ai programmi europei e alle opportunità che essi offrono”.
E all’evento alla Residenza di Ripetta c’erano anche produttori vinicoli come Federica Morricone di Villa Medoro e imprenditori come Fabrizio Mascioli, che ha rilevato Liquori Toro.
E ancora, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il presidente della Gran Sasso Acqua Spa Americo Di Benedetto, l’ormai ex presidente dell’Ance L’Aquila Gianni Frattale, docenti dell’Università dell’Aquila come Piero Tognolatti e Silvia Mantini, che hanno presentato il progetto di ricostruzione tridimensionale della storia degli edifici, partendo dalla chiesa di Santa Maria Paganica mostrata come era in origine in tutti i dettagli, che sarà presto sperimentato anche sulla Basilica di San Benedetto di Norcia, distrutta dal terremoto del 30 ottobre scorso.
C’era Donatella Visconti, presidente di Banca Impresa Lazio, Manuel Del Monte presidente di Abruzzo Sviluppo, Sergio Adriani, Giuseppe Gola, Paolo Dell’Anno, Paolo Urbani, Pierluigi Properzi, l’ex segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, il presidente di Confindustria Servizi Lorenzo Mattioli, il vice presidente della Bcc Roma Gabriele Gravina, e i quattro nuovi editori del Centro, Alberto Leonardis, Luigi Palmerini, Cristiano Artoni e Luigi Pierangeli, quest’ultimo patron della sanità privata in Abruzzo e l’avvocato Francesco Anglani dello Studio BonelliErede.
Si è rivisto anche l’architetto Gaetano Fontana, a capo della struttura tecnica di missione istituita nella prima fase della ricostruzione post-terremoto dell’Aquila.
La riflessione di Cialente ha riguardato il futuro dell’Aquila, dove ci sarà da spendere ancora una decina di miliardi di euro per la ricostruzione e che ha raggiunto una capacità abitativa di 140mila unità, molto più del doppio del fabbisogno, per questo l’obiettivo è quello di orientare la seconda fase della ricostruzione su progetti innovativi.
Mantini ha anche lanciato un appello a iscriversi all’Associazione ai numerosi sindaci presenti, “perché – dice – un Comune può avere interesse a relazionarsi con la comunità abruzzese a Roma, per motivi di marketing territoriale e promozione fuori regione del proprio territorio”.